venerdì 13 ottobre 2017

MOTHER! di Darren Aronofsky (Recensione di N. Da Lio)

Era il film più atteso della Mostra del Cinema di Venezia, ed è stato il più fischiato. Parte con un incipit che già ci spoilera il fatto che la trama avrà una piega, se non fantasy, perlomeno surreale. Poi si sviluppa il primo tempo, la parte forse migliore del film, in cui Javier Barden e Jennifer Lawrence sono due coniugi (lui scrittore in crisi, lei donna di casa tuttofare, che non riescono ad avere figli), i quali ricevono la visita, nella loro villa isolata, di una coppia di sconosciuti, interpretata da Michelle Pfeiffer e Ed Harris. I quattro grandi interpreti tengono in piedi, con la loro presenza, per almeno un'ora il film, trascinandolo sempre più nella tensione, ricordando per certi versi The Others. Poi a metà pellicola, in seguito ad un'apparente risoluzione, la trama scivola nel delirio più completo,creando sgomento contemporaneamente nella protagonista e nello spettatore. Fan dello scrittore che occupano in massa la casa; eserciti che lanciano granate contro la stessa; un'editrice di romanzi che uccide uomini legati; una religione che si crea in quattro e quattr'otto tra la cucina e il salotto. Tutto questo e ben altro scorre davanti ai nostri occhi e purtroppo non ci sono più la Pfeiffer ed Harris a tenere su il gioco come prima. Il film quindi si rivela non essere né un thriller, né un horror, ma un'allegoria alquanto spinta che unisce tre temi: religione, maternità e creazione artistica. Forse diventerà un cult, forse con gli occhi dei ventenni appare diverso, ma personalmente mi è sembrato pretestuoso e, in fondo, basato su un'idea abbastanza poco interessante: probabilmente non sarebbe da dire, ma la Lawrence è la personificazione della.....

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