martedì 9 febbraio 2010

IL FILM CHE HA SCONFITTO AVATAR...

Che film è The Hurt Locker, la pellicola che ha sbaragliato gli Oscar vincendo il premio come miglior film, migliore sceneggiatura, miglior regia (la prima volta a una donna, Kathryn Bigelow), miglior montaggio e miglior sonoro? Da dove viene questo film, in programmazione in questi giorni su SkyCinema e che si era conquistato nove nominations per l'Oscar 2010 confrontandosi direttamente con il kolossal Avatar di Cameron nella serata di premiazione di domenica 7 marzo?

Innanzitutto è il ritorno Kathryn Bigelow dopo tanto tempo. Avevo adorato Strange Days a suo tempo, se non fosse stato per quella cravatta tagliata alla fine (chi ha visto il film se lo ricorderà sicuramente)…E i tagli di cravatta hanno sempre relegato la regista nella categoria dei film d’azione. Ma questa volta la regista statiunitese compie un tentativo di creare un mix tra l'action movie e la denuncia.

Il film era già stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2008 dove era l’unica regista donna in concorso. Lo abbiamo ritrovato candidato dopo un anno e mezzo ai premi dell'Academy Award, in una competizione che non ha mai visto vittoriose le registe donne. Un film che ha affrontato, e vinto, questa sfida raccontando una storia di uomini.

Nel film, l’Irak come il Vietnam vede soldati impegnati in una guerra che li distrugge fisicamente e psicologicamente. L’alienazione, la guerra e la violenza come droga, l’impossibilità di un ritorno alla vita normale a casa, sono temi che attraversano il film insieme a scene d’azione piene di suspence. Peccato che anche stavolta questa dotatissima regista non centri l’obiettivo fino in fondo. La brutalità della guerra (è anche la sua condanna) è vista soprattutto dal punto di vista degli americani, mentre gli iracheni rimangono sul fondo.

Resta comunque un buon film di guerra, originale, e ben interpretato da giovani attori (i divi, messi forse per richiamare un po' di pubblico in più, muoiono dopo cinque minuti). E soprattutto ha il merito di aver portato finalmente al centro dell'attenzione del mondo del cinema il tema dell'Irak, dopo che la Valle di Elah con Tommy Lee Jones e Redacted di Brian De Palma sono stati boicottati rispetivamente dal pubblico e dalle Major distributrici.