martedì 20 maggio 2008

BELLA O BRUTTA CHE SIA...

In questi giorni di legittime domande di sicurezza e paura immotivata, sconfitte elettorali e sterili polemiche politiche, sirene spianate, demagogia in svendita, spazzatura per le strade e in fiamme, assalti ai campi nomadi, verrebbe la voglia di rinunciare. Forse qualcuno (W?) in questi giorni dovrebbe dire qualcosa di più. E si vorrebbe essere come Scalfari, e vedere tutto con occhio analitico e dare risposte giuste. Lui ce la fa sempre, ma è unico, e noi qui siamo solo blogger e come noi ce ne sono a centinaia di migliaia nella rete, così rimando direttamente al suo articolo su Repubblica, perché è inutile ripetere le cose giuste che lui già scrive. Ma per andare avanti e interessarsi ancora di politica ci vuole altro che serie analisi. Allora in aiuto arrivano due elementi un po’inattesi.
Il primo è la lettura dell’ intervista su Repubblica di oggi a Francesco De Gregori. Ed è piacevole scoprire che un artista che ho tanto amato fin da piccolo la vede come me sulla politica (la destra, la sinistra, Grillo, Veltroni ecc.). Ti viene in mente che forse era già tutto scritto nelle sue canzoni di trent’anni prima, e forse qualcosa di subliminale siano entrate nelle proprie costruzioni mentali fin dalla tenera età, ed è bello pensare che magari alcune scelte siano state fatte proprio a causa delle sua canzoni.
Il secondo elemento deriva da un viaggio durante il quale mi trovavo sull’autostrada Torino Piacenza. Dalle parti di Alessandria potevo vedere in lontananza le sagome delle Alpi ligure unirsi con quello che è l’inizio della catena Appenninica. Per un veneto che in fondo non si è mai spostato molto fa un po’ strano vedere le montagne a sud. Ma in quel momento l’immagine mi suggeriva la promessa di una terra che si spingeva a meridione verso l’Africa, infilandosi tra due mari, incrociando lingue, paesaggi e città diverse, fino ad arrivare alla punta dello stivale, e poi continuare ancora con la Sicilia.
Bella o brutta che sia è (anche) questa la mia terra. E forse vale ancora la pena impegnarsi per Lei.