sabato 30 agosto 2008

TORTURE IN SALA

Ecco il piu´ grande tributo immolato sull´altare della cinefilia. E´ il film che Kiarostani porta al Lido.
Le premesse ci sono tutte. L´autore in sala , Muller in sala, Kitano in sala a consegnare il premio al regista iraniano. Il popolo dei cinefili applaude estasiato come in una funzione religiosa.
Poi il primo elemento chiave, Kiarostani chiede gentilmente al pubblico di non uscire dalla sala prima della fine del film “se resistete per mezz'ora poi gradirete tutto il film”. E qui vengono i primi sospetti.
Il secondo elemento chiave: una volta adempiuto i suoi doveri di cerimoniere Kitano si da alla fuga con tutto il suo enturage giapponese compreso di attrice in kimono. E qui i sudori diventano gelati.
Poi il film parte: un´ora e mezza di primi piani di donne iraniane sedute al cinema mentre guardano un film di cui noi non vediamo una sola immagine, ma ne sentiamo l´audio…una favola persiana di 800 anni fa.
Mi dispiace ma e´ troppo anche per me. Provo solidarietà con l'attrice ripresa sul punto di addormentarsi e fugo imbucando la stessa porta presa da Kitano….

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